Infrastruttura
Le complesse piattaforme realizzate, testate e messe in opera negli anni dall’INGV hanno richiesto e richiedono strutture complementari necessarie per la loro realizzazione, sviluppo, funzionamento e gestione. Qui di seguito sono descritte tutte le componenti facenti parte dell’infrastruttura Western Ionian Sea.
Laboratorio a terra
Sede del Laboratorio di Terra dell’infrastruttura Western Ionian Sea ospitato presso i Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN.
Integrazione della strumentazione nel frame dell’osservatorio presso il laboratorio di terra.
Il Western Ionian Sea dispone di due Laboratori a terra, grazie ad altrettanti accordi tra l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare -INFN- e l’INGV, il primo è ospitato nel porto di Catania, mentre il secondo che si trova a Capo Passero di Porto Palo, in provincia di Siracusa ed ospita il Data Center del Western Ionian Sea.
Il laboratorio di Catania ospita la parte terminale a terra del cavo elettro-ottico che fornisce energia alla strumentazione sottomarina e gestisce il sistema di acquisizione dei dati che vengono acquisiti su un server dedicato. Dispone di postazioni di lavoro che possono essere utilizzate per il monitoraggio in loco di tutti i parametri acquisiti dagli osservatori sottomarini. I server di acquisizione e gestione dispongono di connessione internet ultraveloce grazie alla quale i dati sono trasferiti in quasi real time sui server che garantiscono la fruibilità dei dati agli utenti. Allo stesso modo la connessione rende possibile il monitoraggio dei parametri e la gestione degli osservatori completamente da remoto Nel laboratorio vengono anche eseguite le operazioni di integrazione della strumentazione sul telaio delle piattaforme e qui vengono inoltre effettuati tutti i test di connessione e controllo dell’osservatorio e della strumentazione installata su di esso prima di ogni operazione di deposizione a mare.
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Cavo elettro-ottico
Il cavo elettro-ottico di circa 28 km di lunghezza collega il laboratorio di terra con l’infrastruttura a fondo mare. A circa 20 km ad est dalla costa il cavo si divide in due rami, di circa 5 km di lunghezza che si estendono rispettivamente a sud con il Sito Test Sud (TSS) e a nord con il Sito Test Nord (TSN) dedicato alla connessione con il Western Ionian Sea. Il cavo sottomarino è un cavo elettro-ottico armato con uno strato esterno in acciaio, contenente 10 fibre ottiche monomodali e 6 conduttori elettrici di cui due conduttori e quattro fibre dedicate al ramo nord e le restanti dedicate al sito a Sud.
Le fibre ottiche del cavo stesso possono essere utilizzate esse stesse come strumento per studiare gli effetti dello stress indotto da eventi geofisici sulla fibra.
Nel TSN, il cavo elettro-ottico termina con un Cable Termination Frame (CTF), a tenuta stagna progettato per resistere a grande profondità e ad operare per lunghi periodi di tempo. Il CTF consente il collegamento contemporaneo di più unità osservative alla parte terminale del cavo elettro-ottico.
I connettori ibridi (Teledyne Nautilus™ Rolling Seal Hybrid Wet Mate Connector) forniscono due connessioni in fibra ottica e due conduttori elettrici sulle due uscite e sono manipolabili da ROV. La presenza di due fibre su ogni connettore garantisce una ridondanza in caso di eventuali guasti.
Junction Box
La JB si connette al frame sottomarino TSN tramite un connettore elettro-ottico ROV-operabile ed è in grado di fornire alimentazione (1kW, 350 VDC) e connessione dati su fibra ottica fino ad un numero complessivo di 4 osservatori indipendenti. L’alimentazione e il controllo di ogni singola uscita avvengono tramite un apposito software installato sul server della stazione di terra; da cui è dunque possibile monitorare i parametri di alimentazione di ogni singolo osservatorio sottomarino connesso alle singole porte della JB. I connettori forniscono due connessioni con fibra ottica e due conduttori elettrici sia sulle quattro porte in uscita che su quello in entrata e sono anch’essi ROV-operabili.
Data center (Porto Palo)
Un nuovo Data Center per l’archiviazione, la gestione, la pubblicazione e l’analisi dei dati acquisiti dagli osservatori facenti parte dell’Infrastruttura Western Ionian Sea è stato realizzato presso il laboratorio di terra a Capo Passero di Porto Palo. Questo Data Center, federato all’infrastruttura cloud del GARR, permette di condividere dati ma anche storage e potenza di calcolo con i corrispettivi data center degli altri nodi di EMSO nell’ottica dell’open data through cloud.
Il Data Center, così sviluppato, è composto da un cluster di macchine con 2400 cores, 3PB raw di storage e 36 TB di ram